"E' scritto siate perfetti come è perfetto il Padre vostro che è nei cieli"
Come riferisce Aristotele (Metafisica 12,7), alcuni antichi filosofi, cioè i Pitagorici e Speusippo, non attribuirono al primo principio la bontà e la perfezione assoluta. E la ragione è che gli antichi filosofi considerarono soltanto la causa materiale, e la causa materiale è la più imperfetta. La materia, infatti, in quanto tale, è in potenza, e quindi sommamente imperfetta.
Dio va invece posto come causa prima non materiale, ma nell'ordine delle cause efficienti, e una tale causa è necessariamente perfettissima...( Si dice prima che Dio è la prima causa efficiente).... poichè come la materia in quanto tale è in potenza così l'agente in quanto tale è in atto.
Quindi il primo principio attivo deve essere attuale al massimo grado, e per conseguenza sommamente perfetto, poichè un essere è detto perfetto in proporzione alla sua attualità..Perfetta infatti si dice quella realtà a cui non manca nulla, tenuto conto del grado della sua perfezione. (San Tommaso d'Aquino, Argomento 4, Articolo 1, Summa Theologiae)
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