sabato 13 ottobre 2012
Se il male si trovi nelle cose...
La perfezione dell‘universo, come si è già detto, esige che nelle cose vi siano delle disuguaglianze, affinché si attuino tutte le gradazioni della bontà. Vi è dunque un primo grado di bontà secondo il quale una data cosa è così buona da non poter mai avere deficienze. Vi è poi un secondo grado di bontà per cui una cosa è buona, in maniera però da poter avere deficienze nel bene. E queste disuguaglianze si riscontrano anche nell‘essere:
infatti ci sono delle cose che non possono perdere il proprio essere, come le realtà incorporee, e ce ne sono altre che lo possono perdere, come le realtà materiali. Ora, come la perfezione dell‘universo richiede che ci siano enti non solo incorruttibili, ma anche corruttibili, così quella stessa perfezione richiede che ci siano delle cose che possono subire deficienze nel bene; e da ciò deriva che di fatto alcune deficienze si verifichino. Ora, in questo appunto consiste l‘essenza del male, cioè nel fatto che una cosa subisce una deficienza di bene. È chiaro quindi che il male si trova nelle cose come [vi si trova] la corruzione: infatti la stessa corruzione non è che uno dei tanti mali.
(Tommaso d'Aquino)
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