mercoledì 27 giugno 2012

Partendo dall’aristotelico principio di non contraddizione….


Partendo dall’aristotelico principio di non contraddizione….

“ che cio che è sia quando è e che ciò  che non è non sia quando non è, è necessario”, con precisazione  che “ non è necessario né che tutto quanto ciò che è sia, né che tutto quanto ciò che non è non sia”.
La validazione di questo principio che lo Stagirita qualifica come il più saldo di tutti e al quale attribuisce il carattere della necessità, vale a dire della non ipoteticità, non può consistere in una dimostrazione, poiché, trattandosi di un principio generalissimo, non è deducibile da nulla, dal momento che nulla gli è anteriore.
Quindi nulla è anteriore all’ente…

Anche San Tommaso afferma che nulla è anteriore all’ente :
“L’essere è la prima delle realtà create”

 L‘ente è concettualmente anteriore al bene. Infatti il significato letterale del nome [che noi diamo a una cosa] è ciò che l‘intelletto concepisce della medesima, e che esprime mediante la parola: per cui è primo, come concetto, ciò che per primo cade sotto la concezione della nostra intelligenza. Ora, la prima cosa che la nostra intelligenza concepisce è l‘ente: poiché, come dice Aristotele [Met. 9, 9], una realtà è conoscibile in quanto è in atto. Per cui l‘ente è l‘oggetto proprio dell‘intelligenza: e quindi è il primo intelligibile, come il suono è il primo udibile. Così dunque l‘essere precede concettualmente il bene.

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