giovedì 28 giugno 2012

Se Dio conosca le cose con una conoscenza propria....

Tutto ciò che vi è di perfezione in ogni creatura preesiste ed è contenuto in Dio in grado eminente. Ora, non ha carattere di perfezione soltanto ciò in cui le creature convengono, cioè l‘essere, ma anche ciò in cui si distinguono tra loro, come il vivere, l‘intendere, ecc., per cui gli esseri viventi si distinguono dai non viventi, e quelli razionali dai non razionali. E così pure ogni forma, per mezzo della quale ciascuna cosa è costituita nella propria specie, è una perfezione. Così dunque tutte le cose preesistono in Dio non solo per ciò che hanno di comune, ma anche quanto a ciò per cui sono distinte. Quindi, siccome Dio racchiude in sé tutte le perfezioni, l‘essenza divina si rapporta a tutte le essenze delle cose non come un principio generico rispetto ai termini particolari, quali ad es. l‘unità rispetto ai numeri o il centro rispetto alle linee, ma quale attualità perfetta rispetto alle imperfette, come se si dicesse uomo in rapporto ad animale, oppure sei, che è un numero perfetto, in rapporto ai numeri imperfetti che contiene. Ora, è chiaro che con un atto perfetto si possono conoscere gli atti imperfetti non solo in generale, ma anche con conoscenza propria. Come chi sa che cosa è un uomo sa anche con esattezza che cosa è un animale; e chi conosce il numero sei conosce, in modo distinto, il numero tre. Così dunque, avendo l‘essenza divina in sé quanto vi è di perfezione nell‘essenza di ciascuna cosa, e molto di più, Dio può conoscere in se stesso, di conoscenza propria, tutte le cose. Infatti la natura di ogni essere consiste precisamente nel partecipare, in qualche maniera, la perfezione di Dio. Ma Dio non conoscerebbe perfettamente se medesimo se non conoscesse tutti i modi nei quali la sua perfezione può essere partecipata; e neppure conoscerebbe a perfezione la stessa natura dell‘essere se non conoscesse tutti i modi di essere. È quindi evidente che Dio conosce tutte le cose, nelle loro varietà e distinzioni, con una conoscenza propria...
(San Tommaso d'Aquino, articolo 6, argomento 14, Summa Theologiae)

Nessun commento:

Posta un commento