martedì 17 luglio 2012

Se la potenza di Dio sia infinita...

Il Filosofo (Aristotele) prova che, se un corpo avesse un potere infinito, muoverebbe al di fuori del tempo; tuttavia dimostra [Phys. 8, 10] che la potenza del motore del cielo è infinita perché può muovere per un tempo infinito. Resta dunque, secondo il suo pensiero, che la potenza infinita di un corpo, se si desse, muoverebbe al di fuori del tempo; non invece la potenza di un motore incorporeo. E la ragione è che un corpo il quale muove un altro corpo è un agente univoco, quindi è necessario che tutta la potenza di tale agente si manifesti nel moto. Quanto infatti più grande è la potenza di un corpo motore, tanto più veloce è il movimento che imprime: se quindi essa fosse infinita muoverebbe necessariamente con una velocità illimitata, e ciò equivarrebbe a muovere fuori del tempo. Ma il motore incorporeo non è un agente univoco, quindi non c‘è bisogno che la sua potenza si manifesti tutta nel moto, fino a muovere fuori di ogni tempo. E specialmente perché muove secondo il beneplacito della sua volontà.

(San Tommaso d'Aquino, Summa Theologiae, Argomento 25, Soluzioni delle difficoltà 3,)

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