La beatitudine è una perfezione. Ma la perfezione di Dio comprende ogni perfezione. Quindi la beatitudine divina include ogni beatitudine.
Dimostrazione: Quanto di desiderabile si trova in qualsiasi beatitudine, sia essa vera o falsa, preesiste in modo eminente nella beatitudine divina. Così, [se si considera] la felicità della vita contemplativa, Dio ha la continua e infallibile contemplazione di se stesso e di tutte le altre cose; [se si considera invece] la felicità della vita attiva, ha il governo di tutto l‘universo. Se poi [si considera] la felicità terrena, consistente secondo Boezio [De consol. 3, pr. 2] nei piaceri, nelle ricchezze, nel potere, nelle cariche e nella gloria, Dio in cambio dei piaceri possiede il godimento di sé e di tutte le altre cose; in cambio delle ricchezze ha quella assoluta sufficienza che le ricchezze promettono; in luogo del potere ha l‘onnipotenza; in luogo delle cariche il regime universale; in luogo della gloria l‘ammirazione di ogni creatura.
(Tommaso d'Aquino, Summa Theologiae, Articolo 4, Argomento 25)
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