giovedì 9 agosto 2012

Se i nomi essenziali siano da appropriarsi alle Persone divine...

Per illustrare i misteri della fede era conveniente che si appropriassero alle varie Persone gli attributi essenziali. Sebbene infatti non si possa dimostrare, la Trinità delle Persone, tuttavia è utile portare dei chiarimenti mediante cose più note. Ora, gli attributi essenziali sono più evidenti per la nostra ragione di ciò che riguarda le Persone: poiché alla conoscenza certa degli attributi essenziali noi possiamo giungere attraverso le creature, da cui inizia ogni nostro conoscere, mentre, non possiamo arrivare a [conoscere in questo modo] quanto è proprio delle Persone. Come quindi per esporre la dottrina intorno alle Persone divine ci serviamo delle somiglianze riscontrate nelle creature, [che sono] vestigi o immagini [di Dio], così [ci possiamo servire] degli attributi essenziali. E questa manifestazione delle Persone divine mediante gli attributi essenziali viene detta appropriazione. Ora, in due modi si possono manifestare le Persone divine mediante gli attributi essenziali. Primo, partendo dalle somiglianze: così, p. es., tutto ciò che ha attinenza con l‘intelletto viene appropriato al Figlio, il quale procede intellettualmente [dal Padre] come Verbo. Secondo, partendo dalle dissomiglianze: p. es., al dire di S. Agostino [cf. Ugo di S. Vittore, De Sacram. 1, 2, 8], viene appropriata al Padre la potenza affinché non si creda che in Dio avvenga come tra noi, presso cui i padri per vecchiaia sono deboli e impotenti.

(Tommaso d'Aquino, Summa Theologiae)

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