La democrazia, Platone la paragona a una nave sulla quale tutto l'equipaggio pretende di essere pilota, senza averne la capacità e che si genera di seguito alla sollevazione dei poveri nel regime oligarchico e al loro sopravvento. In essa prevale l'elemento concupiscibile e l'impulso a soddisfare ogni desiderio, indipendentemente dalla sua bontà e rettitudine. Per cui ciò che caratterizza questa forma di costituzione, sono la libertà sfrenata, ossia la licenza e l'anarchia. In effetti il democratico è già tiranno nel suo spirito corrotto, solo gli manca l'abilità di dare effettiva esecuzione e concreta attuazione alle sue brame.
Platone analizza e condanna anche la tirannide...
L'unico modello che si può avvicinare allo Stato Ideale platonico, lo descrive in Leggi (IV, 710 c-d; 711a-712a)qui riportato:
Se il potere è nelle mani di un principe giovane e saggio, dotato di buone qualità intellettive e di forza morale, esso è il regime che più s'approssima allo stato perfetto e che può dirigere i cittadini alla virtù con minori fatiche.
Fonte: ( Storia della Filosofia antica, Marcello Zanatta, BUR)
Nessun commento:
Posta un commento