Studiando il Libro V delle Leggi di Platone...
Si va delineando la formazione dello Stato Ideale, e tra le tante virtù, Platone chiarisce il significato di onore con l'intervento dell'Ateniese che apre il dialogo. Riporto una breve e significativa parte.
Ateniese: L'onore infatti è un bene divino mentre nessun male è degno di onore, e chi è convinto di alimentare la propria anima con certi ragionamenti o doni o con concessioni non la rende affatto migliore e credendo di onorarla non la onora affatto...
E quando un uomo non si fa carico ogni volta dei suoi errori e delle sue molteplici e gravissime colpe ma li addossa ad altri sottraendosi sempre alle proprie responsabilità, crede di onorare la propria anima ma è ben lungi dal farlo sul serio, anzi la danneggia. E quando la gratifica di piaceri al di là della regola e del consenso del legislatore, allora non la onora affatto, bensì la disonora colmandola di mali e di rimorsi. E pure quando, al contrario, non si sforza di resistere alle fatiche meritevoli di lode e alle paure e ai dolori e alle ansie ma ad essi soccombe, ecco, che non la onora, anzi le sottrae onore ogni volta che agisce così.
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