Riporto una breve parte del dialogo.
Ateniese: La causa di tutti gli errori risiede ogni volta per ciascuno nel troppo amor proprio. Infatti chi ama è cieco in relazione all'oggetto del suo amore, sì che giudica male del giusto, del bene e del bello, ritenendo di dover anteporre sempre il proprio particolare alla verità. Pertanto chi vuol diventare un uomo di valore non deve amare(troppo e in modo materiale) né se stesso né i propri interessi, bensì ciò che è giusto, sia che questo si origini da lui stesso sia, a maggior ragione, da altri. Da questo stesso errore nasce in tutti anche quell'altro per cui consideriamo sapienza la nostra ignoranza, cosicché, pur non sapendo sostanzialmente nulla crediamo di sapere tutto, e allora, non affidando ad altri ciò che non sappiamo fare ma operando noi stessi, siamo costretti a sbagliare.
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