Studiando il Libro I della Repubblica di Platone...
Riflettendo sul concetto di "giusto"...
Riporto una breve parte del dialogo:
Socrate: " È dunque proprio dell'uomo giusto nuocere a un altro chiunque egli sia?"
Polemarco: " Senz'altro perché si deve nuocere tanto ai cattivi quanto ai nemici."
Socrate: " I cavalli cui si è nuociuto diventano migliori o peggiori?"
Polemarco: "Peggiori"
Socrate: " In rapporto alla qualità dei cani o a quella dei cavalli."
Polemarco: " A quella dei cavalli."
Socrate: "Dunque anche i cani cui si è nuociuto peggiorano rispetto alla qualità dei cani, non a quella dei cavalli?."
Polemarco:" È necessario."
Socrate: " E degli uomini cui si è nuociuto diremo che peggiorano rispetto alla loro qualità umana?"
Polemarco: " Certo"
Socrate: " Ma la giustizia non è una qualità umana?"
Polemarco: " Anche questo è necessario"
Socrate: " E allora gli uomini cui si è nuociuto è necessario che diventino più ingiusti"
Polemarco: " Sembra"
Socrate: " Dunque con la musica i musicisti possono rendere ignoranti di musica?"
Polemarco: " Impossibile"
Socrate: " E con l'ippica i cavalieri possono rendere incapaci di cavalcare?"
Polemarco: " Non esiste"
Socrate : " Ma con la giustizia i giusti rendono ingiusti? O in generale con la virtù i buoni rendono cattivi?
Polemarco: " Ma è impossibile"
Socrate: " Non è infatti funzione del calore raffreddare, credo, ma il contrario."
Polemarco: "Sì"
Socrate: " Né della secchezza umidificare, ma il contrario"
Polemarco: " Certo"
Socrate: " Né del buono nuocere, ma il contrario"
Polemarco: "A quanto pare"
Socrate: " E il giusto è buono?"
Polemarco: " Certo"
Socrate: " Dunque non è funzione del giusto quella di nuocere, Polemarco, né a un amico né a chiunque altro, ma del suo contrario, l'ingiusto"
Polemarco: " Mi sembra che tu dica assolutamente la verità Socrate"
Socrate: " Se dunque qualcuno sostiene che è giusto rendere a ciascuno ciò che gli è dovuto, ma pensa con ciò che da parte dell'uomo giusto si tratti di render danno ai nemici e benefici agli amici- non sarebbe sapiente chi dice queste cose, perché non direbbe il vero. Ci apparve infatti che in nessun caso è giusto nuocere a nessuno"
Anche la giustizia è una sola applicata alla verità! All'unica verità, certezza delle genti.
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