mercoledì 22 maggio 2013

Mettere al centro la persona...

L’economia mondiale e soprattutto quella italiana sta attraversando un periodo molto negativo. Ma, è proprio dai periodi negativi che si deve costruire un futuro migliore. Le proposte per far ripartire la nostra bella Italia sono semplici.
Si deve partire dal presupposto che la crisi finanziaria, economica, politica è prima d’ogni altra cosa una crisi antropologica.
È l’uomo che ha smarrito la sua vera identità e la sua vera natura di essere umano. Le leggi e i discorsi sull’aborto, sul matrimonio omosessuale, sull’eutanasia, non sono argomenti a sé ma sono il frutto di quello che la società sta cercando di impiantare e sconvolgere nel nostro modo di vivere.
Ritornando al discorso economico l’Italia ha bisogno di ricette semplici e concrete.
Allora partiamo dal presupposto che con l’impostazione keynesiana, e con l’avvento del welfare state si è cercato di riequilibrare il sistema economico e le varie disuguaglianze socio-economiche con i sussidi, agevolazioni eccc…. mettendo lo Stato al centro del Sistema economico e non la singola persona.
Se non si crea lavoro, ci potranno essere tutte le agevolazioni di questo mondo, ma l’individuo non potrà mai godere di un reddito minimo. Quindi meno Stato e più persona. In questo modo si è creato il debito pubblico, ponendo al centro dell’economia lo Stato inteso non come l’insieme di tutti i cittadini ma come società astratta, che ha lo scopo non di stimolare la domanda globale ma quello di mirare almeno al pareggio di bilancio.
Quindi oggigiorno il primo problema non è il lavoro delle singole persone, e delle imprese, ma è quello statale!! Ci affligge il debito pubblico!!
Ma perché? Però non è questo il vero problema dell’Italia oggi!!!!!!
Ci affligge e ci preoccupa il sistema bancario, non il cercare di creare occupazione. Neanche questo è il vero problema!!
Si deve quindi partire dalle cose semplici e concrete, creando, più impresa e meno stato, debellando e stravolgendo il nostro inutile e lagnoso sistema burocratico e fare interventi di micro credito.
Si deve mettere al centro di tutto la singola persona!
Fiducia in questo governo di larghe intese e fiducia anche in una riforma delle istituzioni e soprattutto di quella magistratura politicizzata e fiducia in una semplice e bella legge elettorale
Giovanni Gigliotti

domenica 12 maggio 2013

La mamma...

Epicuro è il primo filosofo antico che svela i suoi sentimenti verso la madre. 
In una lettera, parzialmente conservataci da Diogene di Enoanda, Egli scrive:

e perciò, mamma, abbi fiducia, poiché codeste tue immaginazioni non ti svelano nessun male mio; anzi, io acquisto ogni giorno maggiore incentivo a progredire sulla via della felicità. Pensa che sono felicissimo per la gioia di tali beni e sii orgogliosa di quello che faccio qui. E poi, risparmia per te queste cose che tu continuamente mi invii: non vorrei che mancassero a te per averne io di troppo, mentre preferisco mancarne io purché le abbia tu.

È da premettere che per il filosofo " aggiungere un pò di cacio conservato agli abituali pane ed acqua era già segno di festa". Infatti, le condizioni di salute ed il cibo precario, avevano destato la preoccupazione della madre.

Comprendiamo dunque che:
La mamma è la dimora di ognuno dei suoi figli! E riconosciamo, inoltre, alcune virtù che le appartengono quali: 
l'amore, la pazienza, il conforto, la prudenza, la semplicità, la temperanza, la giustizia e la diligenza.