Così sto, dunque, appeso ad un ramo curvo
Alto sul mare e sopra la collina:
Mi invitò qui, suo ospite, un uccello
Lo seguii a volo e ora riposo, riposo
E batto queste mie piccole ali.
Il mare, bianco si è addormentato,
E addormenta in me ogni ah! e ahimè.
La mèta, il porto li ho dimenticati,
Dimenticati ho timore e lode e pena:
Adesso seguo ogni uccello nel suo volo.
Un passo dopo l'altro - non è vita!
Stanca e avvilisce il moto delle gambe!
Io lascio che mi sollevino i venti,
Amo questo librarmi con le ali
E tener dietro al volo di ogni uccello.
Ragione? - Un brutto affare questo:
Lingua e ragione incespicano spesso!
Il volo mi ha donato nuove forze
E mi ha insegnato più belle occupazioni,
Canto, scherzo e arie da vaudeville.
Pensare soli - è saggio.
F. Nietzsche - Idilli di Messina