sabato 7 dicembre 2013

AMARE...

Amare senza nulla chiedere,
amare per rinnegare se stesso,
amare per donare,
amare per essere deriso,
amare per sentirsi umiliato:
Ecco il Cristo,
il Figlio del Dio vivente.
Amò,
ama,
amerà te,
uomo,
sino alla morte
e alla morte di croce.
Uomo,
amalo.
È colui che è,
è colui che sa donare,
è colui che ti chiede solo un po' di amore.
Uomo,
daglielo.
Te lo chiede lui,
il tuo Gesù.
Colui che patì
per amor tuo.
Colui che seppe soffrire.
Colui che si donò
sino alla morte 
e alla morte di croce.
Uomo,
amalo almeno un po'.
Non vedi?
Ti chiama.
Ti chiama per mezzo di Pietro.
Ti chiama per mezzo degli Apostoli.
Ti chiama attraverso i suoi amici,
coloro che sanno amare,
coloro che sanno donare,
coloro che nulla chiedono:
solo una croce,
una croce d'amore,
solo uno sputo,
uno sputo per portare 
il loro amico a Gesù.
Uomo,
cambia la tua vita.
Uomo,
amalo.
Uomo,
convertiti e credi al Vangelo.

Maria Marino

1 commento:

  1. Amare l'uomo come se stessi, secondo il comandamento di Cristo, non è possibile. [...] L'io è di ostacolo. Cristo soltanto poteva farlo, ma Cristo era l'ideale eterno sin dall'inizio dei tempi, quell'ideale al quale tende, e deve tendere per legge di natura, l'uomo. Invece, dopo la comparsa di Cristo come ideale dell'uomo incarnato, è diventato chiaro come il giorno che lo sviluppo supremo, l'evoluzione ultima della personalità deve appunto arrivare (nell'ultimo stadio dello sviluppo, nel momento stesso in cui il fine sia raggiunto), a far sì che l'uomo trovi, riconosca e con tutta la forza della sua natura si convinca che l'uso più elevato che egli può fare della propria personalità, della pienezza di sviluppo del proprio io, consiste quasi nell'annientare l' io stesso, nel consegnarlo a tutti e a ciascuno indivisibilmente e senza riserve. E questa è la massima felicità. [...] Questo appunto è il paradiso di Cristo. Tutta la storia, sia dell'umanità sia, in parte, di ciascuno singolarmente è soltanto evoluzione, lotta, perseguimento e conseguimento di questa meta.
    F. Dostoevskij inedito. Quaderni e taccuini 1860-1881

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